Fiori della memoria, il ricordo di Matteotti al monumento di Riano

Fiori della memoria, il ricordo di Matteotti al monumento di Riano

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Sulla Flaminia, a 25 chilometri da Roma, in località Quartarella dove 99anni fa, il 16 agosto 1924, fu ritrovato il corpo dell’esponente antifascista

L’appuntamento novantanove anni dopo a Riano sulla Flaminia, nel luogo simbolo del mistero che avvolge il sequestro e l’omicidio di Giacomo Matteotti.  Il corpo del leader antifascista avvenne a circa due mesi dal suo sequestro nel mezzo dell’estate del 1924: era il 16 agosto e come tanti misteri italiani ebbe un punto di svolta proprio ad agosto. Il sospetto è che fu lo stesso regime fascista a far ritrovare il corpo di Matteotti all’indomani del Ferragosto nella speranza che il fatto potesse passare più inosservato visto il periodo estivo. E che quindi anche possibili proteste e manifestazioni avessero un minor impatto sull’opinione pubblica.
  Per ricordare l’esponente socialista ucciso dalla squadraccia fascista comandata da Amerigo Dumini l’amministrazione comunale di Riano ha organizzato una cerimonia col sostegno dell’ANPI sezione Giacomo Matteotti Rete Flaminia Tiberina, dello Spi Cgil, della Rete NoBavaglio e del Circolo culturale Saragat Matteotti.

L’iniziativa è curata nell’ambito delle manifestazioni svolte sul territorio dal comune di Riano da Luigi Dell’Orso, delegato del sindaco Luca Abbruzzetti alle celebrazioni del centenario dall’uccisione di Giacomo Matteotti, con la partecipazione ed il sostegno del presidente Aldo Galli e della segretaria Chiara Polcaro della sezione G. Matteotti – RETE ANPI Flaminia Tiberina, e degli attivisti della Rete Nobavaglio – liberi di essere informati Roma Nord.


“Il ritrovamento di quel corpo martoriato, a Riano nella macchia di Quartarella, fu il tragico ma scontato epilogo di quelle settimane d’angoscia successive al sequestro, nelle quali del deputato socialista ed antifascista non si trovava traccia.  La salma era in avanzato stato di decomposizione tanto che per il suo riconoscimento fu necessaria una perizia odontoiatrica. E lì la triste conferma, quello era il cadavere di Giacomo Matteotti, rapito e assassinato il 10 giugno da sicari fascisti. Era il 16 agosto del 1924, quasi un secolo fa, la nostra libertà oggi si fonda anche sul Suo sacrificio e su quello di tante donne e tanti uomini che diedero la vita per combattere il fascismo, ricordare questi martiri della democrazia dovrebbe essere un sentire più che un dovere! Per questo auspico una numerosa partecipazione alla cerimonia odierna, per Giacomo Matteotti, per non dimenticare!” spiega in una nota Enzo Pirillo, presidente del circolo culturale “Saragat-Matteotti”.

LEGGI : la ricerca e il ritrovamento

La ricerca e il ritrovamento —-> Casa Museo Giacomo Matteotti

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Foto dell’archivio del Museo Casa di Matteotti

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Pubblicato da Bella Ciao

Bella Ciao la voce degli antifascisti / Rete Anpi Flaminia Tiberina